L’acquisto

A fine 2016 avevo deciso di provare ad entrare nel mondo della stampa 3D, trovato il modello e il marketplace dove acquistare ho deciso di farmi il regalo di Natale. Ho “investito” circa 130 euro per la Anet A8, non essendo sicuro che il pacco effettivamente arrivasse e che sarei stato in grado padroneggiare la macchina, mi sembrava una cifra sostenibile.

La stampante mi è arrivata a Gennaio inoltrato, in questo mese d’attesa ho spesso pensato che non avrei mai visto il pacco Anet. Credo che tutta questa attesa abbia suscitato in me po’ di sfiducia nella stampantina cinese perché dopo averla montata ero parecchio felice di vedere il display acceso. “È già qualcosa, si accende” ho pensato e subito lanciata la prima stampa di prova ero davvero incredulo, funzionava!

Cosa stampare all’inizio?

I file di prova inseriti dalla casa produttrice in chiavetta aiutano, all’inizio la prima attività è campire come tarare al meglio la macchina per fare delle stampe giuste. Non importa il cosa, ma la qualità. Una volta presa confidenza con tutti gli oggettini di prova ho subito provato a disegnare qualcosa e stampare. Anche qui lo stupore era davvero tanto, il concetto di materializzare qualcosa che si disegna a computer è davvero un processo esaltante.

Via alle stampe!

Tra le prime stampe ci sono state molte cose inutili, come il busto di Yoda o un Batarang, oggetti davvero belli ma privi di utilità. Finché non si è presentata l’occasioni giusta: mettendo a nuovo una piccola libreria ho notato che mancava un reggi-pensile (se si chiama così). Così ho preso uno dei tre ancora presenti come campione, misurato con il calibro, disegnato al computer, stampato. Ad oggi è ancora in posizione ed integro. Sorregge il ripiano occupato da 35 albi di Dylan Dog. Questa è stata la prima stampa utile! Oltre ad essere un hobby divertente è anche davvero soddisfacente produrre qualcosa che aggiusta qualcos’altro.